Io sono l'altro ramo
C'erano una volta di fronte casa mia due fratelli alberi e un ospite alloro. Scheletrici d'inverno e rigogliosi in primavera, i loro corpi robusti ospitavano tantissimi uccelli : tortore, passeri, gazze ladre...
Al mattino il loro canto li svegliava e la sera le loro piume coccolava.
Un giorno alcuni esseri umani decisero di tagliare un albero - dicono - perché disturbava con i suoi rami, e nessuno riuscì a proteggerlo, nemmeno suo fratello e l'amico alloro.
In seguito si scoprì che fu un errore e che venne giustiziato un innocente che aveva bisogno soltanto di una potatura.
Gli uccelli senza una casa si affollarono e, tra pianti e spinte, riuscirono ad annidarsi sui rami rimasti creando un fragore più potente di prima.
Il canto straziante delle creature senza tetto tormentò come un fantasma le anime degli uomini che avevano strappato quella piccola vita alla terra. Passarono giorni, mesi, anni e gli esseri umani non sapevano darsi pace. Vi era un'unica soluzione : zittire per sempre quelle voci privandole della loro dimora.
Ma non tutti erano d'accordo, il piano fu realizzato in gran segreto e ben presto il falegname si recò presso gli alberi incriminati.
Una donna, sentendo un rumore sospetto ed estraneo, decise di andare a vedere cosa stesse succedendo, colse l'uomo in flagrante con il suo seghetto mentre cercava il punto migliore per recidere il tronco. Subito la donna intervenne, fermando quell'azione illegale e minacciando di chiamare la polizia. Il falegname scappò e ben presto la polizia dichiarò pubblicamente che quegli alberi non dovevano essere tagliati né ora né mai.
L'albero e il suo amico alloro vivono tutt'oggi felici e contenti protetti da quella donna, loro guardiana silenziosa e amorevole.
